Brand Destination Management: perché una destinazione turistica ha bisogno di una corretta strategia di Digital Marketing
Il turismo degli ultimi 20 anni ha subito enormi cambiamenti, dovuti al grande impatto che internet e i social media hanno avuto nella società. Questo ha portato ad una evoluzione, delle modalità di acquisto e di proposta dei prodotti, nei confronti dei potenziali acquirenti.
Fatta questa piccola premessa, ogni destinazione turistica (dopo un attento studio di sviluppo del prodotto e di azioni di meta management) dovrebbe sviluppare una precisa strategia di marketing digitale: essa può essere paragonata ad un prodotto e come tale dovrebbe essere dotata di una buona Brand Image & Reputation.
Ogni marchio certifica la credibilità del prodotto sul mercato, crea un forte legame emotivo con i consumatori e motiva l’acquirente a provare quest’ultimo: Destination Brand quindi, significa tramutare il territorio turistico in un marchio sul web, proiettandolo a potenziali turisti interessati a visitarlo, grazie al corretto posizionamento e alle corrette informazioni pubblicate online.
Saper intercettare il giusto target, dopo un’ attenta analisi SWOT (strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza, le debolezze, le opportunità e le minacce di un progetto) della propria destinazione e dell’offerta proposta, usare il giusto tone of voice nella comunicazione, supportare i turisti con un buon Customer Care, ispirare generando passaparola online attraverso i contenuti dei viaggiatori dando il giusto valore allo User Generated Content attraverso strategie ad hoc, sono alcuni esempi che una corretta strategia di Brand Destination Management dovrebbe prevedere.
Un esempio pratico è quello del turismo degli Short Break: un’attenta strategia di marketing digitale porterebbe alla creazione di contenuti come testi, articoli, infografiche, video e foto, con l’obiettivo di descrivere al meglio il proprio prodotto turistico e ed essere presenti come proposta di mercato nel momento adatto.
Contenuto giusto al momento giusto, in modo da poter ispirare i diversi target di destinazione: quello che non deve mancare negli “Inspirational Content” è un attento studio della stagionalità della destinazione e dei traffici sui vari media; questo è utile a intercettare il giusto pubblico (con carattaristiche, età e gusti differenti) durante i diversi periodi dell’anno.
Per questo è sempre più necessario un accurato studio ed elaborazione di Big Data: conoscere chi ha visitato le pagine social e il sito, da dove è stato visualizzato un contenuto, può determinare le azioni nelle future campagne di marketing digitale.
Un altro esempio pratico e sempre più praticato è lo Storytelling della destinazione turistica: la creazione di contenuti ad hoc, per formato, piattaforma e target specifici, con cui raccontare storie e aneddoti dettagliati del territorio.
Queste e molte altre sono le azioni che un Brand Destination Management e una strategia digitale turistica dovrebbero applicare per migliorare le performance di un territorio.
Nel 2023 ogni destinazione che vuole essere competitiva sul mercato dovrebbe necessariamente avere una corretta strategia digitale e per fare ciò, come sempre, consigliamo di affidarsi a dei professionisti ed esperti di marketing digitale.
Articolo di Simone Saracino.
Leave a comment: